Randy Brecker, Ron Carter, Steve Coleman, Gianluigi Trovesi, Shai Maestro ma non solo: quanti big in settembre sul palco del Blue Note di Milano

Il Blue Note di Milano (foto di Angela Bartolo)

“Jazz is back”: è questo il claim del Blue Note, il più importante jazz club di Milano, in vista della nuova stagione, al via venerdì 3 settembre con il ritorno alla programmazione pre-pandemia: sei giorni di spettacoli a settimana e due set per ogni sera, fatta eccezione per la domenica che sarà caratterizzata – come da tradizione – da un solo concerto, salvo eccezioni. Torna, inoltre, la formula “Late night, nice price”, grazie alla quale gli eventi in seconda serata costeranno 10 euro in meno rispetto a quelli delle 20.30.
Si comincia con uno spettacolo incalzante: venerdì 3 settembre andrà in scena “Celebrate New Orleans!”, una serata speciale dedicata alla città natale del jazz e alle sonorità tipiche del profondo Sud degli Stati Uniti d’America. Sul palco ci sarà la Breezy Jazz Band capitanata da Domenico Mamone, che ripercorrerà le tappe della carriera musicale di Sidney Bechet, in cui si riassapora la New Orleans degli albori del jazz, dalle sessioni con Louis Armstrong agli echi blues e dixieland. A far da cornice alla musica ci sarà la possibilità di degustare i piatti della cucina cajun.
Vediamo da vicino gli appuntamenti di settembre per noi più interessanti.
Domenica 5 settembre, sul palco di via Borsieri tornerà il Bolla Trio, realtà milanese che fa del groove e dell’improvvisazione i suoi assi nella manica e che trasforma i propri live in jam session esplosive nel segno del funk, del jazz, del soul, dell’hip-hop e del reggae. Da segnalare, martedì 7, il concerto del trombettista Flavio Boltro e del sassofonista Stefano Bedetti, in un quartetto completato da Yazan Grezelin all’organo hammond e Matteo Frigerio alla batteria. La cifra distintiva di questo ensemble è la costante ricerca di un equilibrio tra tradizione e ricerca espressiva, esplorando liberamente le tracce del post-bop.
Per due giorni, venerdì 10 e sabato 11 settembre, sarà la volta del James Taylor Quartet, presenza imprescindibile nella programmazione autunnale del jazz club meneghino: come di consueto, la formazione britannica proporrà il suo marchio di fabbrica, ovvero quella tipica miscela esplosiva di soul, funk, jazz, spy movies e R&B.
Un altro gradito ritorno sarà quello del leggendario trombettista Randy Brecker, accompagnato dal suo AMC Trio, domenica 12 settembre: Brecker incanterà il pubblico meneghino con il suo inconfondibile stile funky-fusion, che gli è valso una vittoria ai Grammy Awards con la band Brecker Brothers.
Mercoledì 15 settembre spazio a un gruppo davvero originale: un tentetto, un esperimento artistico nato come laboratorio sulla musica del sassofonista Gianluigi Trovesi all’interno del CDpM di Bergamo, una delle eccellenze didattiche italiane. Trovesi, in collaborazione con il pianista Claudio Angeleri, ha riunito dieci talenti emergenti della scena jazz nazionale (la cui età media non supera i 25 anni), dando vita a un gruppo travolgente che si è da subito fatto apprezzare per la capacità di divertire e coinvolgere il pubblico.
Giovedì 23 settembre calcherà il palco del Blue Note il cantautore e pianista statunitense Peter Cincotti, artista molto apprezzato che torna ora in Italia con l’anticipazione del nuovo album e un tour da non perdere. Il giorno successivo, venerdì 24, sarà di scena il quartetto del trombettista Pepe Ragonese (con Pancho Ragonese al pianoforte, Marco Vaggi al contrabbasso e Paolo Orlandi alla batteria), con un progetto dedicato al genio di Chet Baker e al suo inconfondibile cool jazz.
Domenica 26 settembre un altro attesissimo ritorno, quello di Ron Carter, figura mitica della storia del jazz nonché uno dei più apprezzati contrabbassisti sulle scene internazionali per il suo stile strumentale con la cavata incisiva, l’inconfondibile potenza ritmica e la sua tecnica perfetta e ricercatissima. Per l’occasione Carter si esibirà con i Foursight, quartetto formato da Jimmy Greene al sassofono, Donal Vega al piano e da Payton Crossley alla batteria.
Un altro big sarà di scena mercoledì 28, ovvero Steve Coleman, protagonista indiscusso del jazz contemporaneo e raffinato sassofonista, capace di mescolare il jazz con l’hip-hop e i ritmi del funk e di sviluppare uno stile personalissimo nel quale si fonde un’inarrestabile vena swing. In quello che è un continuo dialogo tra il jazz e la world music, Coleman è riuscito a creare uno stile riconoscibile, nel quale confluiscono le tradizioni africane, asiatiche e cubane, scegliendo sempre di circondarsi di musicisti che potessero apportare la loro impronta personale ai suoi diversi progetti.
Infine, mercoledì 29 settembre il Blue Note ospiterà di nuovo Shai Maestro, uno dei più talentuosi pianisti della nuova generazione: il musicista israeliano, che ha mosso i primi passi sotto l’ala protettrice di Avishai Cohen, rifugge dall’utilizzo delle strutture tradizionali del trio jazz per proporre un repertorio contaminato dalla musica classica e ricco di rimandi alle origini e alla cultura Yiddish. In via Borsieri sarà in quartetto con Jorge Roeder al basso, Ofri Nehemya alla batteria e Philip Dizack alla tromba e proporrà brani originali, vivaci e pieni di energia.

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