MILANO – Ha debuttato lo scorso 24 ottobre, in prima assoluta al Teatro Stabile di Bolzano, lo spettacolo “kind of Miles”, omaggio di Paolo Fresu al grande Miles Davis con musiche originali composte dal jazzista sardo ed eseguite dal vivo da musicisti di altissimo profilo come Bebo Ferra (chitarra elettrica), Dino Rubino (pianoforte e Fender Rhodes), Marco Bardoscia (contrabbasso), Stefano Bagnoli, (batteria), Filippo Vignato, (trombone, multi-effetti elettronici, keyboard), Federico Malaman (basso elettrico) e Christian Meyer (batteria), che da sempre collaborano con Fresu, ne condividono i palcoscenici e sono partecipi alla scrittura collettiva, intessuta di ampi spazi di improvvisazione misti ad interpretazioni di cover mutuate dal repertorio davisiano.
Lo spettacolo – opera musicale e teatrale che evoca l’universo creativo e visionario dell’immenso musicista scomparso nel 1991 – si pone l’obiettivo di ricostruire la vita e la musica di un artista che ha segnato il Novecento, grazie alla voce narrante di un unico autore/attore e attraverso il suo universo sonoro e le sue relazioni artistiche ed umane. “kind of Miles” resterà in cartellone fino a domenica 10 novembre al Teatro Carcano di Milano.
Sul palcoscenico due formazioni capaci di attraversare la storia musicale di Davis passando dalle prime registrazioni per la nobile Dial assieme a Charlie Parker ai gruppi con Sonny Rollins e John Coltrane fino alle produzioni con Gil Evans, al quintetto stellare con Wayne Shorter e Herbie Hancock e agli anni Ottanta con la musica elettrica e binaria. Il materiale musicale preparato per l’occasione verte principalmente su cinque estetiche legate al suono oltre che alla temporalità, viaggiando fra standard che hanno fatto la storia del jazz e scelte originali composte dalla formazione, passando da “Porgy and Bess” di George Gershwin a “Birth of the Cool”, da Jack Johnson allo storico “Bitches Brew”, l’album della “svolta elettrica” e abbracciando anche il mondo pop armonico di “Time after Time”, contrapponendolo alla pura improvvisazione propria della libertà jazzistica.
Una curiosità: i visual di Marco Usuelli compongono la scenografia e sono parte attiva dello spettacolo. Alcuni di loro, infatti, nascono dagli impulsi inviati dai sensori indossati da Fresu durante lo show e vengono elaborati dal vivo.
Maggiori info: www.teatrocarcano.com
Biglietti: da 30 a 38 euro.