Torna, a Milano, JAZZMI, il festival jazz di respiro internazionale prodotto da Associazione JAZZMI, Ponderosa Music & Art e Triennale Milano in collaborazione con Blue Note Milano e realizzato grazie al Comune di Milano e con il contributo del Ministero della Cultura: la nona edizione, in programma dal 17 ottobre al 13 novembre, proporrà centinaia di concerti nei teatri, nei club, nei locali, negli spazi alternativi della città e molto altro (film, libri, mostre, eventi speciali, incontri con gli artisti, itinerari musicali e laboratori).
Come sempre, iI cartellone sarà costellato da giganti del jazz tradizionale, avanguardisti d’eccellenza e tante chicche imperdibili. Quest’anno più che mai la manifestazione vuole riconfermare il suo ruolo di spicco nel panorama dei festival europei per estensione e varietà. Attraverso una continua ricerca JAZZMI offrirà al suo pubblico uno scorcio diretto sull’incessante contaminazione sonora e il fertile panorama jazz italiano e internazionale: un’occasione unica per esplorare le sfumature di un genere musicale in continua evoluzione, spaziando dal classico al contemporaneo, dal mainstream alle sperimentazioni più audaci.
Icona del jazz mondiale, sarà il batterista Peter Erskine ad inaugurare la rassegna giovedì 17 ottobre al Teatro San Babila (ore 21) con uno spettacolo al quale prenderanno parte il pianista Alan Pasqua, il contrabbassista Dark Oles e il sassofonista Bob Mintzer: questo formidabile quartetto si esibirà per la prima volta in Europa insieme. Secondo sold out del festival, a più di un mese dall’evento, è quello al Teatro Lirico Giorgio Gaber che ospiterà il 2 novembre la performance di Pat Metheny che, per l’occasione, si mostrerà al pubblico in una eccezionale veste da solista, presentando i brani dell’ultimo album “MoonDial”, pubblicato lo scorso luglio. Non mancheranno neppure quest’anno i live in cui grandi nomi della scena jazz saranno accompagnati da musicisti d’eccezione: improvvisazione e tradizione saranno portate in scena dal camaleontico contrappunto collettivo di Bill Frisell (venerdì 1 novembre al Triennale Milano Teatro), mentre Murubutu (il 2 novembre al Triennale Milano Teatro) insieme alla Moon Jazz Band riproporrà una rivisitazione in chiave jazz del suo repertorio. Accompagnati da due virtuosi del jazz, la maestria di Dave Weckl e Tom Kennedy convergerà (il 6 novembre al Triennale Milano Teatro) in un’epica narrazione musicale tra blues, jazz/fusion e R&B. Creazioni estemporanee saranno quelle dei Crosscurrents, un trio inedito capitanato dallo storico bassista Dave Holland, dall’iconico sassofonista Chris Potter e dal rinomato maestro di tablas Zakir Hussain (il 7 novembre al Triennale Milano Teatro). Quasi in antitesi con il sound fusion degli Snarky Puppy, Michael League & Bill Laurance si preparano a trasportare il pubblico (il 5 novembre al Triennale Milano Teatro) in un luogo immaginario, intriso di bellezza, pace ed energia, con il loro primo progetto in duo. Intrepida e visionaria, Moor Mother (il 3 novembre al Triennale Milano Teatro) si farà portavoce di sonorità che celebrano la cultura afroamericana in ogni suo aspetto.
Un percorso sonoro che parte dal blues, attraversando il jazz delle origini e culminando nella pura improvvisazione, prenderà forma l’8 novembre al Triennale Milano Teatro con un trio d’eccezione formato dal pianista Franco D’Andrea, dal batterista Roberto Gatto e dal giovane contrabbassista Gabriele Evangelista. Tornerà a JAZZMI anche il pianista Danilo Rea (9 novembre, Triennale Milano Teatro), con un progetto che renderà omaggio ai compositori italiani che hanno reso famoso il melodramma nel mondo.
Il palco di Triennale Milano Teatro sarà il luogo in cui i finalisti del contest JazzDesignJazz, dedicato a giovani jazzisti under 40, potranno esibirsi insieme al maestro Enrico Intra, allo storico batterista Tullio De Piscopo e al trombettista e compositore Enrico Rava (2 e 3 novembre).
Il Blue Note Milano aprirà le sue porte alla trombettista e cantante Andrea Motis (24 ottobre), per l’occasione affiancata da una formazione in trio, e all’accurata tecnica percussiva del più importante batterista jazz-fusion, Billy Cobham (26/10) in compagnia della Time Machine Band. Poi sarà la volta della stella indiscussa del trombone funk Fred Wesley (29 ottobre) che, insieme ai The New JBs, celebrerà i 50 anni dalla nascita della leggendaria formazione che ha affiancato James Brown per gran parte della sua carriera. A seguire, un’esplosione di swing con la pianista e vocalist Francesca Tandoi (30o ttobre) e una serata in cui soul, rock’n’n roll, blues e gospel rivivranno nella voce roca e piena di sentimento di Bette Smith (31 ottobre). Ancora: l’energia scoppiettante della bassista Ida Nielsen riempirà il jazz club milanese tra suoni groove e funk accuratamente riproposti insieme alla sua band The Funkbots (1 novembre). Tornerà a Milano anche Christian McBride (2 novembre) che, in compagnia di un trio d’eccezione, dedicherà il suo progetto a Ray Brown, storico contrabbassista jazz statunitense. Atmosfere emozionanti e incisive con la ricercata miscela jazz-fusion, progressive rock ed elettronica in scena, nel club di via Borsieri, il 5 novembre con i Sungazer e il giorno dopo il pluripremiato Jeff Lorber, vincitore di Grammy, pioniere a livello planetario della fusion, ci regalerà una serata estremamente visionaria. Dopo aver collezionato collaborazioni con i più grandi jazzisti, Joe Lovano porterà in scena il 7 novembre, con il suo Trio Tapestry, la quintessenza del musicista contemporaneo; una buona dose di innovazione sarà proposta anche dall’eclettico Mike Stern e dalla sua band l’8 novembre. E ancora: grande festa il 10 novembre per i 50 anni degli Spyro Gyra che, con oltre 10 milioni di album venduti, continuano a diffondere il verbo di un jazz-fusion costellato da influenze caraibiche e blues. Non solo: tornerà ad esibirsi a Milano, il 12 novembre sempre al Blue Note, il pianista Taylor Eigsti (vincitore di Grammy) affiancato da Gretchen Parlato, Casey Abrams e Ben Wendel, mentre il giorno successivo lo strepitoso bassista Richard Bona, anch’egli vincitore di un Grammy, si connetterà con il suo pubblico attraverso atmosfere afropop.
Come da tradizione non mancherà l’appuntamento con il Conservatorio di Milano, che accoglierà l’incontro (venerdì 25 ottobre) tra il pianista e compositore Stefano Bollani con il musicista finlandese Iiro Rantala per una serata all’insegna dell’esplorazione e della contaminazione. Sperimentazione e ricerca saranno invece le chiavi di lettura di Jazzploitation, l’avventura dei Calibro 35 (lunedì 21 ottobre) nel jazz senza essere un progetto jazz tout-court: groove, interazione tra i musicisti e improvvisazione prenderanno forma sul palco del Teatro Dal Verme per una presentazione in anteprima di questo progetto speciale, che nasce appositamente per il festival. Anche quest’anno il Teatro Carcano aprirà le sue porte al festival e darà appuntamento con Eliades Ochoa (il 18 ottobre), il “Johnny Cash dell’Avana”, nonché fondatore dei Buena Vista Social Club.
Proseguirà il viaggio alla scoperta di nuove culture musicali con il concerto delle Groove&, gruppo coreano interamente al femminile che evocherà sul palco dell’Auditorium San Fedele (venerdì 25 ottobre) la tradizione coreana attraverso un sapiente gioco di percussioni. Per la prima volta JAZZMI arriverà anche al Centro Culturale di Milano per il viaggio musicale e fotografico alla scoperta di Cesare Pavese riproposto dal fotografo Pino Ninfa accompagnato eccezionalmente dai musicisti Gianluigi Trovesi e Umberto Petrin (domenica 20 ottobre).
Milano si trasformerà nell’epicentro di una musica rivoluzionaria anche attraverso i numerosi club che aprono le porte alla rassegna. La Santeria Toscana 31 vedrà esibirsi la franco-caraibica Adi Oasis (venerdì 18 ottobre) in un mix esplosivo di soul, funk e R&B e i travolgenti Nubiyan Twist, uno dei gruppi leader della scena d’avanguardia jazz del Regno Unito, con un sound che mescola sapientemente i ritmi afrobeat, reggae, dancehall e jazz (sabato 19 ottobre).
Al BIKO Milano atmosfere neo-soul e garage prendono forma attraverso lo stile ibrido di Yellowstraps (il 19 ottobre), mentre la carovana musicale dei Supermarket si prepara ad invadere la Palestra Visconti dell’Arci Bellezza (il 22 ottobre), portando con sé l’autentica world music romagnola tra un mix di exotica marziana e una buona dose di tropicalismo cerebrale.
JAZZMI tornerà a BASE Milano con una serata esplosiva all’insegna dell’afro-funk e dell’elettronica attraverso le percussioni etniche tra vintage e modernità della storica band milanese Mamud Band e i travolgenti colori caraibici del sound di Nina Kipiani (2 novembre). Impegno sociale e sound ricercati invaderanno l’Alcatraz di Milano con la nuova concezione dell’afrobeat riproposta da Seun Kuti, figlio del pioniere del genere, Fela Kuti, accompagnato dalla storica formazione degli Egypt 80 (il 29 ottobre). Rinviato, invece, al 22 aprile dell’anno prossimo il live dell’acclamato Kamasi Washington per motivi di salute. Anche quest’anno, inoltre, il jazz animerà la notte di Halloween di Triennale Milano Teatro attraverso la battle simbolica in cui i ritmi hip hop e rap di Willie Peyote si confronteranno con il virtuosismo al pianoforte di Francesco Cavestri. A seguire il ritorno di Ilhan Ersahin’s Istanbul Sessions con la loro miscela di musica dance e jazz free-form, aromatizzato da spezie orientali, perfetto incontro tra oriente e occidente.
Dopo il successo della sesta edizione di Jam The Future-Music For A New Planet, contest spin-off per le band jazz under 35, si conferma anche quest’anno il Volvo Studio Milano tra le venue di punta della nona edizione di JAZZMI: il 19 ottobre, alle ore 19, salirà sul palco Sophie Faith, una delle star del soul britannico, che aprirà al set delle ore 21 del gruppo poliedrico Me And My Friends. Il secondo appuntamento, sabato 26 ottobre, vedrà la presenza del collettivo musicale scozzese Azamiah che presenterà l’album di debutto “In Phases” per poi spostarci alle note fenomenali del contrabbassista e polistrumentista Adam Ben Ezra.
Ancora una volta JAZZMI torna negli spazi di Armani Silos con una serie di speciali appuntamenti, tra cui la rassegna cinematografica “The Body Of Jazz”, incentrata sulla figura di Damien Chazelle, con i suoi capolavori: “Babylon”, “Whiplash” e “La La Land”, e con i grandi classici che hanno influenzato le sue opere; “Il Mago di Oz”, “Casablanca” e “Viale del Tramonto”. Ma non solo: il 26 ottobre, con due incredibili performance ispirate a Frank Zappa e incentrate sulle potenzialità sonore della bicicletta, Sebastiano De Gennaro e Vincenzo Vasi presenteranno “Shut Up ‘N Play Yer Bike”, straordinario esempio di free improvisation con strumenti non convenzionali.
E, ancora, grande musica all’ADI Design Museum, la casa del design, con Walter Prati e il suo progetto “More Miles To Go” (domenica 27 ottobre). Non solo luoghi della musica, ma anche bellissimi spazi come lo Sheraton Diana Majestic, The Westin Palace, Sheraton Milan San Siro e l’Hilton Milan ospiteranno eventi e concerti. Anche in questa nona edizione di JAZZMI non mancheranno i Meet the Artist, un’occasione informale nella quale incontrare alcuni artisti del festival, che dialogheranno con il pubblico nell’accogliente atmosfera di Cascina Nascosta: il 31 ottobre, alle ore 18.30, con Francesco Cavestri & Willie Peyote; il 2 novembre, stessa ora, con Murubutu.
Infine, da segnalare martedì 23 ottobre l’imperdibile concerto in collaborazione con Today at Apple e Apple Music, che quest’anno vedrà protagonista il talento della nuova scena contemporanea Theo Croker. Le sue esibizioni dal vivo dominano il palco con un’energia contagiosa che affascina il pubblico di tutto il mondo, mostrando la sua versatilità tra jazz, hip hop, pop e R&B. Ad aprire il suo live, Alsogood.
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