Dave Holland, Gonzalo Rubalcaba, Christian McBride, Fatoumata Diawara, Roberto Gatto, John Zorn, Mats Gustafsson e Paolo Fresu sono solo alcuni dei musicisti che prenderanno parte alla dodicesima edizione del Torino Jazz Festival, in programma dal 20 al 30 aprile nel capoluogo piemontese con un ricco e articolato cartellone (11 giorni di programmazione e oltre 100 appuntamenti in agenda). Le prime note che apriranno il festival sono quelle di sabato 20 (ore 11 a Porta Palazzo), con la marching band JST Jazz Parade che alle 11.30 si ferma in piazza Palazzo di Città, dove viene inaugurata la mostra en plain air Collected Grooves. Il pomeriggio riparte, tra piazza Castello e piazza San Carlo, il festoso percorso della marching band. Alle 17 si inaugura una seconda mostra fotografica: Teranga…Mon Amour. D’altronde, quest’anno a Torino, con Exposed la fotografia è di casa. Dal tardo pomeriggio e fino a domenica iniziano gli appuntamenti nei jazz club che vedono esibirsi i primi ospiti: Mizookstra, Daykoda e Max Ionata. Lunedì 22 aprile iniziano i concerti principali: si parte con Dave Holland in trio, ma segnaliamo tra gli altri il ritorno al festival di Gonzalo Rubalcaba (anch’egli in trio) e il gruppo Sélébéyone, in cui spicca la figura del sassofonista Steve Lehman. Da segnale, nella seconda settimana di festival, il Premio Carlo U. Rossi, (lunedì 29, ore 21) dove sul palco, a ricordare il grande produttore scomparso, saliranno, per uno spettacolo che mescola talk e musica dal vivo, Caparezza, Rocco Papaleo, Nina Zilli, Meg, Negrita e il quartetto di un vecchio amico del festival, Emanuele Cisi. Tanta musica anche nei club: il 22 con le voci del Jazz Ladies Quintet-Silver/Cole e, tra tante altre proposte, Giovanni Falzone, Satoyama, Maurizio Giammarco e Mauro Ottolini.
Giovedì 25 aprile, giorno della Liberazione, il TJF si fa trovare pronto con un programma ad hoc. In mattinata alle 11.30, al Teatro Vittoria, ecco la pianista Marta Warelis, il pomeriggio i già citati Sélébéyone e la sera, alle 21, al Teatro Regio la cantante Fatoumata Diawara (biglietti esauriti).
In programma anche i jazz blitz in giro per la città, le proiezioni cinematografiche tra John Zorn ed Ellington, i jazz talks e gli eventi speciali. Afferma Stefano Zenni, il direttore artistico della manifestazione: «Il Torino Jazz Festival si apre alle tante forme del jazz: accoglie i grandi musicisti che celebrano la tradizione più alta e vitale, lascia spazio alle ibridazioni con i generi più disparati – dal rap all’elettronica, dal soul al folk, dalla classica al rock – che da tempo ravvivano la parola “jazz” in senso autenticamente contemporaneo, invita alla scoperta di artisti ancora poco conosciuti, promuove la creazione di nuova musica che si avvia verso un nuovo pubblico e festeggia la gioia di ritrovare i maestri che sanno rinnovarsi». Da lodare, infine, la scelta degli organizzatori che hanno deciso di offrire agli spettatori tanti eventi a prezzi calmierati e, in molti casi, a ingresso libero.
Tutte le info qui: www.torinojazzfestival.it