Ha preso il via il 27 agosto a Camerino (in provincia di Macerata) la nuova edizione de “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, la manifestazione organizzata dall’associazione Jazz all’Aquila e dalla Federazione nazionale “Il Jazz Italiano” – ma non solo – a sostegno delle popolazioni delle quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) coinvolte nel devastante terremoto del 2016 e promossa da diversi enti e istituzioni. Dopo il “Cammino solidale” (una settimana di concerti e trekking nel cuore delle terre del sisma), la manifestazione si concluderà sabato 3 e domenica 4 settembre, come ormai da tradizione, nel centro storico de L’Aquila con due giornate piene di grandi concerti.
L’edizione di quest’anno vede l’omaggio della due giorni aquilana a Pier Paolo Pasolini e Charles Mingus – dei quali si celebrano i 100 anni dalla nascita – evidente già dal titolo scelto (“In molti sogni, la verità che è in noi”) per la manifestazione dalla direzione artistica (affidata a Riccardo Brazzale, Claudio Filippini e Francesco Mariotti); omaggio che si concretizzerà in un programma aperto alla ricerca artistica, il filo rosso che lega idealmente questi due giganti del ‘900, all’elogio della diversità e al viaggio che, dando spazio a tanti musicisti, attraversa i “molti sogni” del jazz italiano. Numerosi saranno i progetti dedicati ai due artisti a partire da “100 Comizi d’Amore” del pianista e compositore Giovanni Guidi, dal duo costituito dalla contrabbassista Silvia Bolognesi e dal violinista Emanuele Parrini con “Mingus 100” e dal quintetto di Furio Di Castri denominato “Furious Mingus”, passando per il progetto intitolato “Le Nuvole di Pier Paolo” con Daniele Sepe, Flavio Boltro e altri importanti musicisti, senza dimenticare il duo di contrabbassi di Luca Bulgarelli & Jacopo Ferrazza in “Mingus Project”, Robert Bonisolo Quartet feat. Anna Zago in “PPP PIG BAND” e la Fonterossa Open Orchestra diretta da Silvia Bolognesi in “Mingus Mingus Mingus”.
Accogliendo la lezione sulla ricerca della verità di Pier Paolo Pasolini e Charles Mingus, “Il jazz italiano per le terre del sisma” prova a offrire uno spaccato di ciò che oggi, in Italia, sono il jazz e le diverse musiche che al jazz si ispirano: un viaggio che, dando voce a tantissimi protagonisti e spaziando senza alcuna limitazione di età, di genere, di provenienza stilistica e di contaminazione con le altre arti, ci porta attraverso i “molti sogni” di questa musica.
Ancora una volta, grazie al jazz italiano, nel primo fine settimana di settembre L’Aquila tornerà ad essere una città aperta al mondo, invasa da sogni e da speranze, che con la musica (ma anche con la poesia, la danza e la fotografia) vorrà contaminare le vie e le piazze, i cortili e i palazzi, i locali e le librerie, ovunque ci sia uno spazio capace e voglioso di aprirsi a suoni quanto più veri e spontanei.
Il programma inizierà il sabato pomeriggio (3 settembre), dalle ore 16, alla Fontana delle 99 Cannelle, per l’arrivo del Cammino solidale. Saranno oltre 200 i musicisti coinvolti anche quest’anno nelle varie location, con una rinnovata attenzione ai progetti delle nuove generazioni, alle produzioni originali e ai diversi linguaggi musicali; il main stage sarà in Piazza Duomo, dove la sera di sabato 3 si esibirà Enrico Rava, in un atteso ritorno a L’Aquila, insieme alla giovane violinista Anais Drago, la Big Band del Conservatorio A. Casella dell’Aquila, il Furio Di Castri Quintet, il progetto speciale “Le Nuvole di Pier Paolo”, la street band Funk Off e l’ensemble Odwalla diretto da Massimo Barbiero. Domenica 4 gran finale con Franco D’Andrea e Dj Rocca a chiudere il ricco programma della giornata, in Piazza Duomo. Come detto, sono centinaia i musicisti coinvolti: tra i tanti, segnaliamo il Nico Gori Around Clarinet, il gruppo di Helga Plankensteiner e Achille Succi con il tributo a Jelly Roll, il trio di Daniele Gorgone, il quartetto di Mauro Negri, quello di Max Ionata e il trio “Stone of Awareness” di Gianluca Di Ienno.
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