MILANO – Bentornato, George. George Cables, pianista e compositore newyorkese tra i più stimati e apprezzati dalla critica e dal pubblico per il fraseggio elegante, il tocco raffinato e percussivo, un eccellente senso del blues e un’incredibile vena compositiva, torna a esibirsi in Italia: giovedì 16 dicembre, con il suo quartetto (completato da Piero Odorici al sax tenore, Darryl Hall al contrabbasso e Jerome Jenning alla batteria), suonerà al teatro laBolla di Bollate, hinterland milanese (inizio live ore 21, ingresso 10-15 euro; biglietti in vendita su www.mailticket.it), proponendo i suoi ultimi lavori, frutto di un approfondito studio elaborato durante il periodo pandemico. Il concerto è promosso dall’assessorato comunale alla Cultura e alla pace di Bollate, in collaborazione con l’associazione Bollate Jazz Meeting. Costretto negli ultimi tempi a rallentare la propria attività per problemi di salute, Cables, classe 1944, vanta uno storico legame con la cittadina lombarda, culminato nel 2005 con la realizzazione del cd “Live in Bollate”, tratto dalla registrazione della esibizione tenuta l’anno prima, ospite della rassegna “Conoscere il jazz”.
La facilità con cui Cables ha saputo adattare la sua tecnica alle necessità espressive del jazz gli hanno permesso di collaborare da subito con i più grandi artisti del momento, come Paul Jeffrey, Max Roach e, nel 1969, Art Blakey. Sempre nel 1969 è entrato nel gruppo di Sonny Rollins, trasferendosi sulla West Coast. Durante il periodo californiano Cables ha sviluppato importanti collaborazioni con Joe Henderson, Freddie Hubbard, Woody Shaw e Bobby Hutcherson, coltivando nel frattempo la propria attività da band leader.
All’apice della sua carriera, Cables fu chiamato dal leggendario Dexter Gordon, entrando a far parte del suo quartetto. Nello stesso periodo ha collaborato anche con il chitarrista George Benson e, soprattutto, con il sassofonista Art Pepper (dal 1979 al 1982, anno della morte di Pepper). Da allora Cables ha proseguito alla testa di varie formazioni. Tra le sue numerose e illustri collaborazioni spiccano quelle, su disco e dal vivo, con musicisti del calibro di Elvin Jones, Nat Adderley, John Abercrombie, Gary Bartz, Bob Berg, Ray Brown, Ron Carter, Tony Williams, Joe Chambers, Don Cherry, Stanley Clarke, Jimmy Cobb, Billy Cobham e Jack DeJohnette.