Il recital del pianista Michele Di Toro, tra classica e jazz, mercoledì 11 dicembre al Conservatorio G. Verdi di Milano

MILANO – Torna a Milano Michele Di Toro, musicista che appartiene a quel ristretto gruppo di pianisti jazz contemporanei che sa far convivere la tradizione con la modernità, la conoscenza della tecnica afroamericana del pianoforte con quella colta occidentale, unendo anche competenze pop e folk. L’occasione per (ri)ascoltarlo è offerta dalla Società dei Concerti, che lo ha invitato a esibirsi mercoledì 11 dicembre nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano (ore 17, ingresso 5-20 euro).
Il suo “Meraviglie inaspettate – Classic and Jazz ” è un recital senza programma né genere, un viaggio dalla classica al jazz, dal blues al ragtime, dalla musica etnica al pop, un’esibizione che spazia tra i generi, intrecciandoli, e che crea personalissimi e funambolici percorsi sulla tastiera.
Ha scritto di lui il musicologo Maurizio Franco: «Grazie al suo ampio bagaglio di conoscenze, Di Toro ha raggiunto una peculiare ricchezza nel pensiero musicale, in cui la sua duplice formazione, classica e jazz, la tecnica di altissimo livello e un’approfondita conoscenza del jazz e del mondo musicale americano (che spazia dal ragtime e dal mondo dello Stride Piano a Keith Jarrett e che si unisce a una visione jazzistica europea) diventano i cardini della sua poetica. Il risultato è una musica che esce dagli schemi e che si propone con grande fantasia in molteplici articolazioni, sorretta da una limpidezza di tocco e di suono e da una sicurezza tecnica tali da fare di lui un pianista di primo piano nella scena internazionale».

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