MILANO – È un cartellone ricco di appuntamenti imperdibili quello che il Blue Note di Milano ha allestito per il primo mese del nuovo anno: dopo l’Harlem Gospel Choir e Sarah McKenzie, che si sono esibiti nei giorni scorsi, sabato 8 gennaio (ore 20.30 e 23; ingresso 18-23-28-33 euro) è la volta del quartetto guidato dal trombettista Fabrizio Bosso e dal sassofonista Rosario Giuliani e completato da due partner d’eccezione quali Alberto Gurrisi all’organo hammond e Marco Valeri alla batteria.
Tra i più noti jazzisti della scena italiana, Bosso, funambolico ed estroso come pochi altri, e Giuliani, dotato di un fraseggio fluido, lirico e a tratti intimista, presenteranno “Connection”, album che hanno pubblicato lo scorso autunno e che include standard e composizioni originali dalle forti connotazioni ritmiche.
Come detto, nel mese di gennaio saranno tanti i concerti degni di nota al Blue Note: un gradito ritorno, venerdì 14 e sabato 15 gennaio, è quello del James Taylor Quartet con il suo inconfondibile marchio di fabbrica, vale a dire una miscela esplosiva di soul, funk, jazz, R’n’B e acid jazz.
Martedì 18 gennaio (ore 20.30 e 22.30) riflettori puntati sulla cantante afroamericana Cécile McLorin Salvant, vincitrice a soli 21 anni del prestigioso Thelonious Monk International Jazz Competition, e negli anni successivi anche di tre Grammy Awards. Al Blue Note, Cécile McLorin Salvant si esibirà in duo, accompagnata dal pianoforte di Sullivan Fortner, artista di New Orleans in grande ascesa, con il quale ha inciso l’album “The Window”.
Giovedì 20 gennaio sarà la volta del trombonista (e cantante) Mauro Ottolini e della sua Orchestra “Ottovolante”: da oltre vent’anni ormai i musicisti del gruppo reinterpretano con arrangiamenti sempre nuovi alcune tra le più belle canzoni che hanno fatto la storia della musica. Molte di queste composizioni sono diventate veri e propri standard interpretati da grandi jazzisti come Chet Baker, Louis Armstrong e Stan Getz, per citarne alcuni. Ottolini e i suoi musicisti “pescheranno”, inoltre, nei repertori di Fred Buscaglione, Renato Carosone, Domenico Modugno, Gorni Kramer, Trio Lescano, Natalino Otto e moltri altri, rielaborandoli con arrangiamenti originali dal sapore tutto latino, tra rumba, mambo e merengue. Ospite d’eccezione, la cantante Vanessa Tagliabue Yorke.
Domenica 23 gennaio sarà il turno del collaudassimo duo composto da Felice Clemente (sassofoni, clarinetto) e da Javier Perez Forte, chitarrista argentino di formazione classica, che daranno vita a un concerto in cui il jazz si mescolerà alla musica sudamericana, alla classica e ai suoni più contemporanei.
Definito il “Frank Sinatra del sax tenore” per la musicalità, il lirismo e il fascino che sa trasmettere, Harry Allen sarà di scena martedì 25 gennaio alla guida del suo quartetto. Un talento precoce il suo, che gli ha permesso di esibirsi con successo, giovanissimo, cimentandosi con gli standard dei più grandi jazzisti americani. Ancora oggi Allen continua a essere apprezzato per essere riuscito a portare alla massima potenza espressiva i repertori di artisti quali Coleman Hawkins, Flip Phillips, Ben Webster e Lester Young.
Infine, il 28 e il 29 gennaio (doppio set alle 20.30 e alle 23), un’altra presenza fissa al Blue Note di Milano: la grintosa Sarah Jane Morris, una delle più apprezzate e stimate cantanti soul, jazz e R&B del Regno Unito, condividerà il palco con le chitarre di Tony Remy e Tim Cansfield.