Parte con un doveroso (e quasi obbligato) omaggio a Mina la sesta edizione di “Cremona Jazz”, rassegna al via sabato 5 giugno e in programma nell’auditorium Arvedi del Museo del Violino fino a venerdì 25 giugno: quattro gli appuntamenti in agenda, che vedranno la partecipazione di alcuni dei più apprezzati musicisti della scena jazz italiana. Si parte, come detto, con il tributo in chiave jazz alla Tigre di Cremona, vera e propria icona e vanto della città lombarda, con una delle voci italiane più affascinanti, quella di Nicky Nicolai, e un quartetto capitanato dal sax di Stefano Di Battista (con Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria). In scaletta alcune delle più belle canzoni di Mina, da “Non gioco più” a “E se domani” fino a “Grande, grande, grande”.
Il secondo appuntamento vedrà protagonista, sabato 12 giugno, Giovanni Gnocchi, violoncellista cremonese di formazione classica, docente al mitico Mozarteum di Salisburgo, che si cimenterà in un “Meeting” di generi, frutto di una produzione originale del festival: insieme a Gnocchi, con il suo Flatiron Trio, il pianista Roberto Cipelli, uno dei migliori jazzisti cremonesi nonché componente e cofondatore dello storico quintetto di Paolo Fresu. Il concerto sarà un vero laboratorio di stili e di idee e vedrà Gnocchi alle prese con il cangiante Concerto di Gulda con il Bazzini Consort, prima di mescolarsi con Cipelli e con il suo Flatiron Trio per una scaletta, tra brani scritti e brani improvvisati, in cui non mancheranno le sorprese.
Il terzo concerto della sesta edizione sarà nel segno delle donne: la pianista Rita Marcotulli e Chiara Civello, autrice, interprete, cantante e pluristrumentista, saliranno, infatti, sul palco domenica 20 giugno per dare vita a una performance in cui l’improvvisazione, il jazz e la canzone d’autore la faranno da padrone.
Infine, per l’ultimo live di “Cremona Jazz”, venerdì 25 giugno Roberto Cipelli eserciterà il ruolo di artista in residenza, esibendosi in duo con Paolo Fresu e presentando “L’equilibrio di Nash”, il suo ultimo album (registrato insieme al trombettista sardo) nel quale, oltre ad alcuni pezzi originali, è presente la simbolica rilettura, con cangianti sfumature jazz, di un classico di Monteverdi, il genio cremonese che ha inventato il melodramma.
Inizio live ore 20. Ingresso: 25 euro.
On line: www.cremonajazz.it