Arriva dal Nordest la prima notizia positiva “post-riapertura” per chi ama la musica dal vivo e, in particolare, il jazz: dal 28 al 31 maggio, infatti, la città di Udine tornerà a ospitare il festival “Udin&Jazz”, che nel 2020 avrebbe festeggiato i 30 anni di vita. Quella di fine maggio sarà un’edizione speciale, ribattezzata “Udin&Jazz Winter” (che diventerà un appuntamento stabile) e organizzata dall’associazione culturale Euritmica con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Fondazione Friuli.
Il Teatro Palamostre di Udine accoglierà (con capienza ridotta) alcune delle stelle più luminose della scena italiana, tra cui Enrico Rava, Francesco Bearzatti, Giovanni Guidi, Roberto Gatto e Fabrizio Bosso, ma al tempo stesso gli organizzatori promuoveranno e valorizzeranno anche il jazz “made in Friuli Venezia Giulia”.
Il programma sarà, dunque, un alternarsi tra produzioni nazionali e di respiro internazionale e produzioni locali: si partirà venerdì 28 maggio con la prima assoluta dello spettacolo “John Coltrane – Un amore supremo: una Musica tra Terra e Cielo”. I testi dello storico e drammaturgo Valerio Marchi, narrati sul palco dallo stesso Marchi e dalla voce di Claudia Grimaz, si alterneranno ai brani più noti del repertorio coltraniano riproposti dal trio Bearzatti-Colussi-Rinaldi, ripercorrendo la complessa parabola umana e artistica del celeberrimo sassofonista statunitense attraverso lo sguardo delle donne della sua vita.
Sabato 29 sarà la grande serata di Enrico Rava: a Udine, il più noto jazzista italiano si esibirà con il progetto “Special Edition”, formazione che raggruppa i musicisti che più sono stati vicino al grande trombettista negli ultimi anni, per rivisitare i brani più significativi della sua luminosa carriera. Ad accompagnare Rava ci saranno Francesco Bearzatti al sax tenore, Francesco Diodati alla chitarra, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Doppio appuntamento domenica 30 maggio: alle 18.30 spazio a Claudio Cojaniz (pianoforte) e Franco Feruglio (contrabbasso), due tra i massimi esponenti della scena jazz e blues friulana, che con eleganza ed energia trascineranno il pubblico in “Blue Question”, viaggio musicale tra il blues e l’Africa, tra Thelonious Monk e Abdullah Ibrahim. Alle ore 20 il secondo appuntamento della serata: l’eclettico batterista Roberto Gatto guiderà la sua band, spingendosi a rileggere in chiave jazz il mondo ammaliante e affascinante del progressive. Anche in questo caso il pubblico avrà l’occasione di viaggiare in una musica globale, lasciandosi travolgere dalle sonorità del jazz di fronte alla creatività sperimentale dei vari Genesis, King Crimson, Curved Air, Jethro Tull, Yes, solo per citarne alcuni. Insieme a Roberto Gatto si esibiranno John De Leo (voce), Marcello Allulli (sax, live electronics), Alessandro Presti (tromba), Alessandro Gwis (pianoforte e tastiere), Andrea Molinari (chitarra) e Pierpaolo Ranieri (basso elettrico, electronics).
I responsabili della manifestazione hanno organizzato un doppio appuntamento anche per la giornata conclusiva: lunedì 31 maggio, alle 18.30, riflettori puntati sull’Udin&Jazz Ensemble (evoluzione dell’omonima resident Big Band del Festival) con una produzione originale e un repertorio – tributo al patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia – composto per l’occasione dai musicisti Mirko Cisilino, Emanuele Filippi e Max Ravanello. Questo nuovo progetto trasforma l’organico iniziale, incorporando strumenti di tradizione classica come corno, tuba e ance di varia natura. Infine, il live di chiusura (ore 20) sarà affidato al trombettista Fabrizio Bosso e al pianista Dario Carnovale con l’inedito progetto “Lift Him Up 4et”, che spazieranno dalla rielaborazione di standard a brani originali composti degli stessi Carnovale, musicista impetuoso e dotato di grande fantasia, lirismo e ricercatezza stilistica, e Bosso, considerato uno dei migliori trombettisti italiani. Con loro sul palco il contrabbassista Simone Serafini e il batterista Klemens Marktl.
Da segnalare, infine, che durante il festival sarà visitabile, sempre al Teatro Palamostre, la mostra che ripercorre i 30 anni di “Udin&Jazz” attraverso i ritratti delle star della scena mondiale che si sono esibite in Friuli e che sono state immortalate dai fotografi dell’Afij, l’Associazione fotografi italiani di jazz.
Maggiori info: www.euritmica.it;
www.facebook.com/UdineJazz