Già disponibile su tutte le piattaforme digitali e anche in copia fisica, “Smoothly” è il nuovo lavoro pubblicato dall’etichetta TRP Music firmato BF Project, progetto che nasce dal sodalizio fra il sassofonista-clarinettista Alberto Fichera e il batterista Luca Barbato. Come suggerisce il titolo, si tratta di un album in cui lo smooth jazz la fa da padrone: il disco è ricco di groove, è caratterizzato da sonorità calde e avvolgenti ed è impreziosito da venature latin jazz. Affermano Fichera e Barbato: «Il progetto è un viaggio attraverso sonorità variegate che abbiamo maturato nel corso delle nostre esperienze. Infatti, risulta essere una contaminazione di generi, che non tralasciano il linguaggio della nostra mediterraneità».
Folta la schiera di musicisti che hanno collaborato alla realizzazione di “Smoothly”: Nicola Tariello (tromba), Salvo Finocchiaro (Fender Rhodes e synth), i bassisti Giacomo Patti, Mario Guarini e Salvo Barbato, Carmelo Venuto (contrabbasso), Daniele Leucci (percussioni) e il pianista Seby Burgio (Fender Rhodes, Moog, organo Hammond, Wurlitzer e synth), autore di tutti gli arrangiamenti delle dieci composizioni originali dell’album.
Alberto Fichera e Luca Barbato hanno condiviso l’inizio dei loro studi e della loro carriera, ma hanno alle spalle percorsi professionali molto diversi. Fichera proviene da numerose esperienze in veste di clarinettista soprattutto nell’ambito della musica classica, circuito che gli ha permesso di collaborare con artisti blasonati a livello mondiale, fra cui Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a condividere il palco con l’Orchestra Italiana del Cinema, con la quale si è esibito in Cina, mentre in Giappone ha calcato il palcoscenico, in qualità di primo clarinetto, con l’orchestra del Teatro Belli di Spoleto. Sempre in contesti teatrali, ha collaborato anche con la Scala di Milano, il Bellini di Catania e il Regio di Torino. L’incontro con il jazz è avvenuto grazie a Franco D’Andrea, Christian Meyer, Francesco Cafiso, Stefano Di Battista e Nicola Giammarinaro. Diverso, invece, il cammino intrapreso da Luca Barbato, batterista fin dalla tenera età, che ha sempre frequentato ambienti di band e orchestre di varia natura. Barbato ha frequentato diversi seminari jazz con artisti del calibro di Dave Weckl e Chris Coleman e ha stretto collaborazioni con musicisti come Maurizio Dei Lazzaretti, Ciro Manna, Nicola Giammarinaro e Mario Guarini.