Non si è perso d’animo il Piacenza Jazz Club e, dopo lo stop forzato dei mesi scorsi, il direttore artistico Gianni Azzali e i suoi collaboratori, grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna e di altre realtà private del territorio, sono riusciti nell’intento di riorganizzare il Piacenza Jazz Fest. Sono sei gli appuntamenti che compongono il cartellone principale della manifestazione, in programma dal 19 settembre al 24 ottobre, nel rispetto delle normative e delle ordinanze relative alla sicurezza degli spettacoli dal vivo (per tutti gli eventi è previsto un doppio set). Ad aprire questa edizione, denominata “reloaded”, sabato 19 settembre (ore 19.30 e ore 22) al Teatro President di Piacenza saranno di scena il trombonista Gianluca Petrella e i Cosmic Renaissance, in un progetto che si ispira alla musica di un’icona come Sun Ra. Petrella sarà affiancato da Mirco Rubegni (tromba), Blake Franchetto (basso), Federico Scettri (batteria) e Simone Padovani (percussioni), quattro musicisti che sanno bene come assecondare il leader in esplorazioni musicali che fondono spiritualità e fisicità.
Il concerto inaugurale del Piacenza Jazz Fest è di quelli che catturano e non possono lasciare indifferenti. Gianluca Petrella, trombonista talentuoso e refrattario alle etichette, rimette in orbita la sua “Cosmic Renaissance” per guidare gli spettatori verso sentieri ancora ignoti e inesplorati. Il musicista pugliese non è interessato a una rilettura filologica della poetica di Sun Ra. In questo progetto c’è, piuttosto, la sottolineatura della straordinaria capacità visionaria di immaginare mondi sonori ed estetici non codificati, che è propria di Petrella come lo era del pianista e compositore statunitense, mettendo da parte convenzioni e schemi.
La settimana successiva, sabato 26 settembre, sempre al Teatro President (stessi orari) i riflettori saranno puntati sullo Standard trio del chitarrista Kurt Rosenwinkel, con i fedeli Dario Deidda al basso e Gregory Hutchinson alla batteria. Il chitarrista e compositore statunitense darà sfoggio della sua bravura e del suo stile inconfondibile (ammirato tra gli altri da Eric Clapton), fatto di ricerca del suono, armonia e fraseggio fluido.
Imperdibile è anche il terzo appuntamento del festival, intitolato “Blues on Bach. The music of John Lewis” e in programma sabato 3 ottobre allo Spazio Rotative (ore 19.30 e 22), con il trio del pianista Enrico Pieranunzi e l’ensemble strumentale “Jas & Ofi” diretto da Michele Corcella. Per l’occasione sarà presentato un grande lavoro di ricerca e orchestrazione realizzato a quattro mani da Pieranunzi e Corcella e portato in scena con un gruppo formato da cinque archi e cinque fiati, che interagirà con il trio del grande pianista romano. A seguire, la mattina successiva (domenica 4 ottobre), presso la Galleria d’Arte Ricci Oddi, Pieranunzi e il musicologo Luca Bragalini terranno una lezione-concerto sul tema del rapporto tra la musica classica e il blues.
Un altro big della scena italiana sarà protagonista del Piacenza Jazz Festival “reloaded”: domenica 11 ottobre, presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni (ore 17 e 19), sarà infatti di scena Enrico Rava con il progetto Special Edition, formazione che raccoglie alcuni dei più noti e apprezzati musicisti lanciati dal grande trombettista torinese e che con lui hanno condiviso gli ultimi dieci anni di attività: Francesco Bearzatti al sax tenore, Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al pianoforte, Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria costituiscono una sorta di “all stars” dell’attuale panorama jazzistico nazionale e proporranno al pubblico alcuni dei brani più consolidati del repertorio del leader.
Per il penultimo appuntamento della manifestazione – intitolato “Parker 100” (in coproduzione con Crossroads) – sabato 17 ottobre al Teatro President (ore 19.30 e 22) sarà protagonista un sestetto d’eccezione, composto dal trio di sax contralti Francesco Cafiso, Mattia Cigalini e Jesse Davis, da Andrea Pozza al pianoforte, Aldo Zunino al contrabbasso e Mario Gonzi alla batteria. Questo supergruppo renderà omaggio a Charlie “Bird” Parker nel centenario della nascita di uno dei protagonisti assoluti del jazz, che più di tutti ha contribuito a fondare il bepop e che ancora oggi viene ricordato, studiato e considerato un punto di riferimento insuperato.
Infine, sabato 24 ottobre (ore 19.30 e 22) , per l’evento conclusivo del festival, la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni ospiterà due degli ottoni più importanti del jazz tricolore: il trombonista Mauro Ottolini e il trombettista Fabrizio Bosso faranno da padroni di casa introducendo gli spettatori in “Storyville Story”, un viaggio musicale alla scoperta di New Orleans. In questo racconto sonoro i due musicisti saranno affiancati dalla voce di Vanessa Tagliabue York, dal sousaphone di Glauco Benedetti, dal pianoforte di Paolo Birro e dalla batteria di Paolo Mappa.
Maggiori informazioni: www.piacenzajazzfest.it
Biglietti: 18-22 euro, abbonamento a 4 concerti (19/09, 26/09, 11/10 e 24/10): 45-55 euro.
Prevendite on line: www.diyticket.i