MILANO – Riaprirà venerdì 4 settembre, dopo sei mesi di chiusura e nel rispetto delle norme di sicurezza (il locale è stato sanificato, la capienza ridotta e il distanziamento tra i tavoli garantito), il Blue Note Milano, il più importante jazz club del capoluogo lombardo. Per l’avvio della nuova stagione, riflettori puntati sul James Taylor quartet che, come di consueto, incendierà il locale di via Borsieri con la sua miscela esplosiva di soul, funk, acid jazz e R’n’B per due sere consecutive (venerdì 4 e sabato 5 settembre).
Domenica 6 settembre è in programma l’esibizione del Claudio Fasoli Samadhi quartet. Fasoli, sassofonista di vaglia e veterano del jazz italiano, che ha raggiunto la popolarità con lo storico gruppo dei Perigeo, presenterà al Blue Note il suo ultimo progetto: sofisticato a livello compositivo, ma estremamente immediato grazie alla semplicità melodica e alla grande capacità comunicativa dei suoi musicisti (Michelangelo Decorato al pianoforte, Andrea Lamacchia al contrabbasso e Marco Zanoli alla batteria).
Cambio di atmosfere e di sonorità martedì 8 settembre con la Chicago Blues Night: il suono autentico del blues anni ’50 sarà riproposto dall’Alessandro Usai Blues Band e verrà accompagnato da un menù ispirato allo street food della città americana. Da segnalare, giovedì 10 settembre, il concerto dei Brick On Cellos, formazione composta dal celebre violoncellista Giovanni Sollima, dal sassofonista Pietro Tonolo, dal pianista Pancho Ragonese e dal batterista Giovanni Giorgi, l’ideatore del progetto: in programma musiche originali di grande impatto emotivo.
Venerdì 11 settembre ci sarà una prima assoluta con il Max Ionata & Bebo Ferra quartet. Tra i più noti e apprezzati jazzisti italiani, il sassofonista Max Ionata e il chitarrista Bebo Ferra cercavano da tempo di realizzare un progetto comune che, nell’unione dei loro strumenti, trovasse l’impasto sonoro perfetto: è nato così il loro gruppo, che vede la presenza di un fuoriclasse come Paolino Dalla Porta al contrabbasso e di Pasquale Fiore, giovane e promettente talento della batteria.
Sabato 12 settembre spazio allo swing italiano e americano con i Vik and the Doctors of Jive, amatissimi dal pubblico del Blue Note, mentre la serata di domenica 13 settembre sarà dedicata alla celebrazione dell’universo di John Coltrane. A fare da cerimonieri i Lo Greco Bros (Enzo Lo Greco al basso e Ganni Lo Greco alla batteria), la sezione ritmica più calda ed affiatata del panorama musicale italiano, sul palco con Antonio Zambrini al pianoforte e Germano Zenga al sax.
Per tre sere consecutive, dal 17 al 19 settembre, largo a Billy Cobham e al suo Tierra del Fuego Project. Considerato uno dei più importanti batteristi jazz-fusion per la sua potenza e la sua tecnica percussiva, nel corso della sua lunga carriera Cobham ha raccolto una monumentale lista di successi. La sua influenza stilistica ha creato una categoria musicale a sé stante, ormai parte della musica moderna. Da segnalare anche il ritorno degli Alti & Bassi, domenica 20 settembre, con una raccolta del meglio dei loro 25 anni di attività, festeggiati di recente. Considerati dalla critica gli eredi del Quartetto Cetra, gli Alti & Bassi sono un quintetto vocale a cappella attivo fin dal 1994. Con le voci e cinque microfoni costruiscono con garbo, leggerezza e ironia le loro armonie senza far uso di strumenti, ma imitandone all’occorrenza alcuni come batteria, basso, fiati e chitarre.
Martedì 22 settembre è in programma l’evento “Celebrate New Orleans”, omaggio a una delle più incredibili e musicali città del mondo e alla cultura creola: sul palco del Blue Note il Domenico Mamone Quintet farà riassaporare al pubblico gli albori del jazz, dalle sessioni con Louis Armstrong agli echi blues e dixieland, mentre gli spettatori potranno gustare i piatti della tradizione cajun, la tipica cucina della Louisiana.
Giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 settembre saranno all’insegna dell’acid jazz con i Matt Bianco, mentre per gli ultimi due appuntamenti del mese sarà protagonista il jazz “made in Italy”: domenica 27 settembre, infatti, è in programma il concerto del batterista Stefano Bagnoli con il suo We Kids Trio, composto da due giovani talenti (il pianista Giuseppe Vitale e il contrabbassista Stefano Zambon). In scaletta, l’ultimo lavoro di Bagnoli, intitolato “Dalì” e dedicato al grande pittore spagnolo, tra i massimi esponenti del Surrealismo. Infine, da non perdere martedì 29 settembre il live del Francesco Bearzatti Tinissima quartet. La carriera del sassofonista e clarinettista friulano si svolge ormai su una dimensione internazionale e nella sua musica risuonano le eterogenee componenti della sua formazione: gli studi classici, il metal, la musica da ballo popolare e quella moderna. Nel farsi jazzista, Bearzatti non ha dimenticato nulla delle sue origini e quel che si ascolta nell’album “Monk’n’roll” potrebbe benissimo essere la sua madeleine al vetriolo. Le composizioni di Monk verranno eseguite da Bearzatti e dai suoi sodali (Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso elettrico e Zeno de Rossi alla batteria) con l’energia di un turbocompressore alimentato a musica rock, con tracce evidenti di Led Zeppelin, Pink Floyd e Lou Reed.