È tutto pronto per la sesta edizione de “Il jazz italiano per le terre del sisma”, evento di solidarietà organizzato dalla federazione nazionale “Il Jazz Italiano” a sostegno delle regioni dell’Italia centrale colpite negli anni passati da violenti e drammatici terremoti: dal 29 agosto al 5 settembre sono in programma concerti e trekking tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, mentre il 5 e il 6 settembre il centro storico de L’Aquila ospiterà, come di consueto, “Jazz for Italy”, due giorni di musica no stop con la partecipazione di circa 200 jazzisti.
Il progetto prenderà vita il 29 agosto a Camerino (in provincia di Macerata) con un evento musicale e, a seguire, con la seconda edizione della “Marcia solidale”, una settimana di concerti ed escursioni nel cuore delle terre del sisma: si attraverseranno le quattro regioni ferite e i Comuni di Fiastra, Ussita, Castelluccio, Norcia, Accumoli e Amatrice per poi arrivare a L’Aquila. Il percorso affronterà alcune tappe del Cammino nelle Terre Mutate, tra sentieri, strade e meravigliosi valichi con viste panoramiche che spaziano dagli Appennini ai Monti Sibillini fino ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Un’iniziativa nel segno della natura, della musica, dell’arte, della cultura e della gastronomia dei produttori locali con un’attenzione particolare alla micro-economia. Saranno otto giorni di concerti, con la partecipazione di diversi gruppi e musicisti tra cui Orchestrino, Francesco Bearzatti, Carmine Ioanna, Emmanuel Losio, Manuel Magrini e molti altri, e sei giorni di cammino, percorrendo sentieri segnalati, strade di campagna e tratti di strade asfaltate.
Come detto, “Il Jazz italiano per le terre del sisma” si concluderà a L’Aquila sabato 5 e domenica 6 settembre: la grande famiglia del jazz italiano tornerà nel capoluogo abruzzese e lo farà con un nuovo corso progettuale, sotto la guida dei tre direttori artistici che hanno raccolto il testimone lasciato da Paolo Fresu. Quest’anno a condurre il programma del festival saranno, infatti, Ada Montellanico (cantante, musicista e presidente dell’associazione Il Jazz va a scuola), Simone Graziano (musicista e presidente dell’associazione Musicisti italiani di jazz) e Luciano Linzi (direttore artistico della Casa del Jazz e del festival JAZZMI, nonché consigliere dell’associazione I-Jazz). Nonostante il contingentamento e le inevitabili restrizioni dovute all’emergenza Covid, saranno quasi 200 i musicisti coinvolti, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni e ai progetti “al femminile”. Tra i tanti musicisti coinvolti ricordiamo Enrico Intra, Antonello Salis, Simone Zanchini, Stefano Cocco Cantini, Silvia Bolognesi, Ares Tavolazzi, Roberto Ottaviano, Pietro Tonolo, Mauro Ottolini, Fabrizio Bosso, Claudio Filippini, Lorenzo Tucci, Max De Aloe, Giovanni Guidi, Andrea Rea, Naomi Berrill, Jacopo Jacopetti, Stefano Tamborrino, Fulvio Sigurtà ma non solo.
Altra novità importante di questa edizione è la nascita di una produzione originale per far crescere il rapporto di costruzione continua con la città dell’Aquila. L’idea della direzione artistica è, infatti, quella di chiamare ogni anno un artista a collaborare con l’Orchestra del Conservatorio, incarico che in questa edizione è stato affidato al maestro Enrico Intra. Il pianista milanese presenterà un progetto originale composto insieme all’Orchestra: si tratta di una produzione esclusiva, una prima idea di sviluppo e formazione musicale portata sul territorio dell’Aquila che, nell’idea degli organizzatori, può gettare le basi per nuove e future collaborazioni.
Da segnalare anche tre grandi omaggi dedicati a Gianni Lenoci, Aldo Bassi e Carlo Conti, tre musicisti prematuramente scomparsi nei mesi passati, che hanno lasciato un importante segno nella comunità del jazz italiano. L’edizione del 2020 – è l’impegno degli organizzatori – non vuole lasciare indietro nessuno, proprio per dare un segnale ancora più forte di coesione in un periodo come questo, in cui gli artisti e i lavoratori dello spettacolo sono stati tra le categorie più colpite dal lockdown. La programmazione cercherà di dare visibilità anche ai nuovi progetti e alle produzioni innovative. Il cartellone della due giorni aquilana sarà, quindi, un mix di artisti affermati, giovani di talento e nuovi nomi di un panorama in crescita continua.
La manifestazione, che si avvale del coordinamento operativo dell’associazione I-Jazz insieme a Mibact, il Comune dell’Aquila-Progetto Restart, il Main Sponsor SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoIMAIE e ai molti partner tecnici coinvolti, vuole ricordare, infine, la figura di Mario Guidi, manager e agente scomparso alla fine dello scorso anno, con un premio alla sua memoria che verrà consegnato al figlio, il pianista Giovanni Guidi.
Maggiori info: www.iljazzitaliano.it; www.facebook.com/fediljazzitaliano