È stato affidato a Enrico Pieranunzi, uno dei più importanti pianisti italiani, il compito di inaugurare l’ edizione n° 59 dello Stresa Festival, storica manifestazione che si svolge d’estate sulla sponda piemontese del lago Maggiore la cui sezione dedicata al jazz è intitolata “Midsummer Concerts”: quest’anno saranno sei i concerti in agenda, concentrati nell’arco di una settimana (da sabato 18 a sabato 25 luglio), con la partecipazione di alcuni degli esponenti più rappresentativi della scena nazionale: oltre a Pieranunzi, a Stresa si esibiranno musicisti del calibro di Franco D’Andrea, Maria Pia de Vito, Julian Oliver Mazzariello e la giovane Francesca Gaza, oltre alla Jazzrausch Bigband (in arrivo dalla Germania) e Tosca.
Con il suo trio (completato da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria) Enrico Pieranunzi presenterà “Fellinijazz”, il suo tributo al grande regista romagnolo, di cui nel 2020 ricorre il centenario della nascita. Sul lungolago La Palazzola di Stresa (dove avranno luogo tutti i concerti, sempre alle ore 21) il pianista e compositore romano proporrà originali allestimenti dei temi tratti dai più celebri film del Maestro riminese: “I vitelloni”, “La strada”, “Le notti di Cabiria”, “La dolce vita” e “Amarcord”. Nella performance non mancherà neppure il notissimo “Fellini’s waltz”, brano che Pieranunzi ha composto in segno di affettuoso omaggio all’indimenticabile immaginario sonoro e visivo cui diede vita la straordinaria coppia Rota-Fellini.
Per il secondo appuntamento dello Stresa Festival, riflettori puntati domenica 19 luglio su un altro grande pianista italiano: Franco D’Andrea, alla guida del suo ottetto (con Enrico Terragnoli alla chitarra elettrica, Andrea Ayassot al sax soprano e sax alto, Daniele D’Agaro al clarinetto, Mauro Ottolini al trombone, Aldo Mella al contrabbasso, Zeno De Rossi alla batteria e Dj Rocca agli effetti elettronici), presenterà “Intervals”, progetto che racchiude in un unico universo le sue molteplici esperienze professionali, i suoi tanti viaggi musicali. Ed è rivelatore che l’esito di tanto viaggiare sia un’indagine serrata sull’elemento più piccolo dell’organizzazione musicale: l’intervallo. L’elemento minimo in grado, sia dal punto di vista armonico sia melodico, di caratterizzare e orientare la sonorità di un brano. Quindi, un’indagine e una sperimentazione sul suono che coinvolgono in un tutt’uno ogni parametro musicale: le altezze, il timbro, il ritmo.
Da non perdere neppure il concerto di Maria Pia de Vito (voce) e Julian Oliver Mazzariello (pianoforte) in programma lunedì 20 luglio: oltre al jazz e agli standard, i due musicisti condividono da anni la passione per la grande canzone d’autore americana e l’improvvisazione applicata a linguaggi diversi, dalla musica brasiliana alla penna di autori contemporanei. Per il concerto di Stresa, Maria Pia de Vito e Julian Oliver Mazzariello attingeranno a “Dreamers”, l’ultimo progetto discografico della cantante napoletana: «È una collezione di canzoni di icone del songwriting americano – spiega la vocalist – Paul Simon, David Crosby, Bob Dylan, Tom Waits e la mia sempre amata Joni Mitchell».
Mercoledì 22 luglio spazio alla Jazzrausch Bigband, formazione tedesca dalla notevole presenza scenica e dalla forte carica innovatrice che riesce a coniugare in modo molto originale la classica, il jazz e l’elettronica. Con “Beethoven’s Breakdown” la big band onorerà a modo suo il Titano di Bonn: così come il grande compositore tedesco ha rivoluzionato la storia della musica, la Jazzrausch Bigband mostrerà al pubblico di Stresa il suo audace concetto di techno-jazz orchestrale. Il giorno dopo, giovedì 23 luglio, sarà di scena la cantante e compositrice Francesca Gaza con il suo ottetto: “Lilac for People” è il progetto dell’artista italo-tedesca reso possibile da un moderno ensemble che affonda le sue radici nel jazz e si nutre delle suggestioni del pop e dell’elettronica nel creare un chamber jazz-pop originale e sognante. Le composizioni rappresentano densi viaggi sonori nei quali il racconto della voce di Francesca è sostenuto da un organico multiforme e cangiante, dove la natura acustica degli ottoni, delle pelli e delle corde viene sottilmente manipolata dall’uso dell’elettronica. Il risultato? Musica contemporanea a trecentosessanta gradi.
Imperdibile, venerdì 24 luglio, il live di Tosca, intitolato “Direzione Morabeza”. Accanto ai suoi brani più amati dal pubblico, avremo modo di ascoltare ed entrare nel mondo della cantante romana (che nel corso della sua luminosa carriera ha collaborato con i più grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Ivano Fossati, Nicola Piovani, Ennio Morricone e Chico Buarque), risultato di un percorso di ricerca, passione e ascolto per le grandi scuole musicali che popolano il nostro pianeta. In programma canzoni originali e rivisitazioni in chiave attuale di classici dalla musica del mondo.
Infine, sabato 25 luglio Stresa sarà invasa da un’ondata di suoni mobili che, dal pomeriggio, si infileranno sotto le case, risuoneranno dai balconi e sfileranno per le strade della cittadina piemontese, oltre a veleggiare a bordo di una barca sul lago.