Il Conservatorio G. Verdi di Milano torna a suonare dal vivo e lo fa (anche) a ritmo di jazz grazie alla rassegna “Chiostro 2020”: sono cinque gli appuntamenti, in programma da domenica 21 giugno (Festa della musica) a giovedì 16 luglio, che coinvolgeranno musicisti di fama, oltre a docenti e allievi del Conservatorio. Per il primo concerto, domenica 21, sarà di scena il Carlo Morena Latin Ensemble, organico guidato dal pianista Carlo Morena. Il titolo del live è “Que viva el Tango!”: in scaletta: brani e composizioni di Erik Satie, Astor Piazzolla, Nelson Cavaquinho, Consuelo Velasquez, Carla Bley, Richie Beirach, Javier Girotto, Carlo Morena, Chico Buarque, Antonio Carlos Jobim ma non solo. In oltre trent’anni di carriera, Morena ha suonato in tutto il mondo, esibendosi con numerosi musicisti di vaglia della scena nazionale e internazionale, tra cui ricordiamo Kenny Wheeler, Enrico Rava, Paolo Fresu, Giovanni Falzone, Flavio Boltro, Marco Tamburini, Bob Mintzer, Maurizio Giammarco, Daniele Cavallanti, Riccardo Luppi, Tino Tracanna, Roberto Ottaviano, Tiziana Ghiglioni, Maria Pia De Vito, Franco Cerri, John Abercrombie, Kurt Rosenwinkel, Andrea Dulbecco, Paolino Dalla Porta, Furio Di Castri, Ares Tavolazzi, Jeff Ballard, Manu Roche, Roberto Gatto, Enrico Intra, Francesco Bearzatti, Yuri Goloubev, Asaf Sirkis e moltissimi altri.
Di grande attualità l’appuntamento in programma giovedì 2 luglio con il quintetto della vocalist Alessia Marcandalli, che presenterà “Jazz e autodeterminazione: il messaggio di un popolo attraverso la voce” con musiche di Billie Holiday, Nina Simone, Abbey Lincoln, Max Roach e Charles Mingus. Insieme alla leader si esibiranno Giacomo Zorzi (pianoforte), Luca Bologna (basso), Sebastiano Ruggeri (batteria) e Riccardo Sala (sax tenore).
Lunedì 6 luglio sarà volta del trio composto da Mario Marzi (sassofono), Simone Zanchini (fisarmonica) e Paolo Zannini (pianoforte) con il progetto “All direction from Bartók to Piazzolla”: alla base di questo lavoro c’è il desiderio di far conoscere la musica di autori che, partendo da suggestioni mediate dalla musica popolare, sono giunti alla definizione di un linguaggio universale, filtrando e sintetizzando le proprie esperienze in vista di una scrittura più ricercata e inconfondibilmente personale. Marzi, Zanchini e Panini eseguiranno musiche di J. S. Bach, B. Bartók, G. Ligeti, G. Sollima, E. Gismonti, P. Iturralde, E. Nazareth, C. Corea, J. Girotto e altri autori del Novecento e della contemporaneità.
Da non perdere neppure, giovedì 9 luglio, l’ultimo appuntamento con il jazz, quello con la Strana Banda, formazione composta da cinque musicisti molti attivi sulla scena milanese e, cioè, Antonio Zambrini (pianoforte, flauto), Alessandro Usai (chitarra), Pacho (percussioni), Marco Micheli (contrabbasso) e Max Furian (batteria). Una band davvero strana, frutto dell’incontro un po’ casuale, durante una jam session, tra musicisti con storie e attitudini molto diverse, dal jazz d’autore alla musica improvvisata, dalla musica etnica e latina al pop e al funk.
La rassegna “Chiostro 2020” si concluderà giovedì 16 luglio, in Sala Verdi, nel segno della classica e de “Le quattro stagioni” di Vivaldi, a cura della sezione archi dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio.
Tutti i concerti inizieranno alle ore 21 e saranno a ingresso libero (prenotazione obbligatoria inviando una email a biglietteria@consmilano.it).