MILANO – La prossima estate si annuncia avara di appuntamenti con la musica dal vivo (le cause sono note e ne hanno fatto le spese, un po’ in tutt’Italia, festival e manifestazioni di grandi e piccole dimensioni, a partire da Umbria Jazz), ma per fortuna si comincia a cogliere qualche timido segnale controcorrente, nella speranza che il peggio sia alle spalle e che si possa guardare al futuro con una certa fiducia: è stata, infatti, presentata la XXXIII edizione di “Time in Jazz”, che si svolgerà, come da tradizione, nel mese di agosto a Berchidda (Olbia Tempio) e nei suoi dintorni. Diretto come sempre da Paolo Fresu e dedicato al compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso scomparso di recente, quest’anno “Time in Jazz” – le cui date sono in via di definizione – avrà un format diverso dal solito, causa emergenza Coronavirus, a cominciare dal contingentamento degli spettatori (per quanto riguarda i concerti principali, nella piazza di Berchidda potranno assistere al massimo 350 persone, ben distanziate) e dalle misure di sicurezza che è stato necessario adottare.
Quanto al cartellone, sono tanti e prestigiosi anche quest’anno gli artisti coinvolti: la pianista Rita Marcotulli si esibirà in trio con Ares Tavolazzi al contrabbasso e Israel Varela alla batteria; la cantante Cristina Zavalloni sarà di scena in quartetto con Cristiano Arcelli al sax alto, Daniele Mencarelli al basso elettrico e Alessandro Paternesi alla batteria; da segnalare, inoltre, il gruppo Voodoo Sound Club di Guglielmo Pagnozzi con Roy Paci e il Devil Quartet dello stesso Fresu (con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria). Tra i big spiccano i nomi del cantautore milanese Fabio Concato, affiancato dal trio del pianista Paolo Di Sabatino, e di Daniele Silvestri, con un live dedicato a Fabrizio De André che avrà luogo a L’Agnata, la dimora sarda del grande cantautore genovese, ma anche quello della cantante Karima, accompagnata al pianoforte da Piero Frassi, e del grande pianista e fisarmonicista sardo Antonello Salis, che spegnerà le 70 candeline e al quale “Time in Jazz” deve la memorabile esibizione in solo che inaugurò, nel 1997, la serie di concerti nelle chiese campestri, divenuti poi un “must” del festival.
Come di consueto, il festival risuonerà anche nelle campagne intorno a Berchidda, questa volta grazie a una nutrita pattuglia di musicisti dell’etichetta Tǔk Music, la casa discografica di Paolo Fresu, che festeggerà i primi dieci anni di attività: tra i jazzisti coinvolti figurano il trombonista Alessandro Tedesco e il suo Low Frequency Quartet; la cantante, pianista e compositrice Petrina; il trio del contrabbassista Marco Bardoscia; il duo formato dal bandoneonista Daniele di Bonaventura e dal chitarrista Marcello Peghin; il duo del sassofonista Raffaele Casarano con il pianista Eric Legnini e quello del trombettista Luca Aquino e del fisarmonicista Carmine Ioanna.
Tra i tanti concerti in programma ricordiamo anche quelli del contrabbassista Paolino Dalla Porta, del batterista Stefano Bagnoli e del pianista Giuseppe Vitale; le sorelle Leila e Sara Shirvani, rispettivamente violoncellista e pianista, in duo e in quartetto con Francesco Diodati alla chitarra e Enrico Morello alla batteria; il chitarrista Bebo Ferra con l’Organ Trio e in solo; il quartetto d’archi Alborada con un’ospite d’eccezione come la cantante Maria Pia De Vito.
Paolo Fresu, padrone di casa, farà parte pure del trio composto dal contrabbassista Marco Bardoscia e dal pianista Dino Rubino e, inoltre, guiderà il suo storico quintetto, una delle formazioni più longeve nel panorama del jazz (con ben 36 anni di attività), formato dal sassofonista Tino Tracanna, dal contrabbassista Attilio Zanchi, da Ettore Fioravanti alla batteria e dal pianista Roberto Cipelli, che si esibirà anche in un concerto in piano solo.
Da ricordare, infine, le ricche sezioni collaterali del festival, dal cinema alla fotografia, dalla letteratura all’arte visiva, ma non solo.