L’Atelier Musicale, la rassegna organizzata a Milano dall’associazione culturale Secondo Maggio, ha da sempre un’attenzione particolare verso la nuova scena nazionale e i suoi principali protagonisti: lo conferma il concerto in programma sabato 30 novembre che vedrà impegnata una formazione altamente progettuale, guidata da una contrabbassista affermatasi rapidamente nel panorama jazzistico italiano. Vincitrice nella categoria “Miglior nuovo talento italiano” del Top Jazz 2018 della rivista Musica Jazz, Federica Michisanti presenterà nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro + tessera associativa di 5 euro) il suo Horn Trio, in cui militano altri due indiscutibili musicisti di valore quali il trombettista Francesco Lento e il sassofonista Francesco Bigoni. Con questa formazione la contrabbassista e compositrice romana ha pubblicato l’album “Silent Rides” (Filibusta Records), di cui verranno eseguiti gran parte dei brani.
Contrabbassista che guarda al jazz e alla musica eurocolta, Federica Michisanti propone composizioni di impronta cameristica nelle quali la componente timbrica e quella melodica assumono un ruolo determinante, favorendo un costante dialogo tra gli strumenti e una circolarità della musica che rende dinamica la riflessività delle pagine. Formatasi sia in campo classico sia in quello jazzistico, Michisanti ha pubblicato il suo primo album nel 2012 con un’altra formazione, il Trioness, con cui ha partecipato a festival e trasmissioni radiofoniche. Con l’Horn Trio, nato nel 2108, ha sviluppato un’intensa attività concertistica, esibendosi in diversi palcoscenici internazionali, calcati anche con la sassofonista tedesca Nicole Jo, ideatrice del gruppo Sisters in Jazz.
Secondo Paolo Fresu, Francesco Lento è uno dei migliori talenti dell’odierno jazz italiano: dopo gli studi di tromba classica a Sassari, il musicista di Macomer ha collaborato con la prestigiosa Orchestra Jazz della Sardegna per poi approdare a Roma, dove si è trovato al fianco di jazzisti del calibro di Paolo Damiani, Roberto Gatto e Max Ionata, approfondendo la ricerca sulle possibilità contemporanee del modern mainstream.
Francesco Bigoni, originario di Ferrara, ha partecipato giovanissimo a masterclass di Steve Lacy e Andy Sheppard, si è perfezionato a Siena Jazz e ha poi cominciato una carriera internazionale che, oggi, lo ha portato a vivere a Copenhagen. Membro di diversi ensemble italiani ed europei di improvvisatori (tra cui il collettivo El Gallo Rojo), Bigoni ha collaborato con artisti di diversa impronta stilistica, tra cui Ralph Alessi, Robert Bonisolo, Stefano Battaglia, Paolo Birro, Paolo Damiani e Chris Speed, oltre a Enrico Rava che nel 2004 lo ha voluto nel suo quintetto “Under 21”.