Con quasi 200 eventi in programma dall’1 al 10 novembre, Milano tornerà a essere la capitale mondiale della musica jazz: tantissimi gli artisti di levatura internazionale che prenderanno parte alla quarta edizione di JAZZMI, tra cui i venerati maestri Herbie Hancock, John McLaughlin e Archie Shepp, l’intramontabile vecchio leone del free; Stefano Bollani e Chucho Valdés, un duo pianistico che promette scintille; Kenny Barron, che si esibirà in un elegante e sofisticato piano solo. E, ancora, la Mingus Big Band, impegnata in un omaggio alla leggenda Charles Mingus, i Wooten Brothers, gli Spyro Gyra, il piano energico e fisico di Hiromi, la delicata vocalità di Melanie De Biasio e il trombettista Ambrose Akinmusire, tra i più interessanti musicisti della scena internazionale.
Un’attenzione particolare, quest’anno, sarà dedicata alla nuova scena british con i talenti di Ghospoet e, al femminile, di Nubya Garcia e Kokoroko. E il jazz italiano? Non mancano, né poteva essere altrimenti, i più importanti rappresentanti del nostro movimento, dallo splendido ottantenne Enrico Rava al duo Gianluigi Trovesi & Gianni Coscia, dal ritorno di Enrico Intra a Fabrizio Bosso, da Guido Manusardi al trio di Paolo Fresu, impegnato in un omaggio a Chet Baker.
Numerosi anche i live gratuiti, che vedranno protagonisti in ogni angolo della città i tanti giovani emergenti. Ecco, di seguito, la selezione degli appuntamenti a nostro parere imperdibili (non citiamo il concerto di Herbie Hancock perché è già sold-out):
The Mingus Band, venerdì 1 novembre, ore 18, Triennale Teatro Milano
Se a quaranta anni della morte il pianeta Mingus orbita ancora come un astro di fuoco nei molti cieli del jazz, lo dobbiamo anche agli ensemble promossi da sua moglie Sue, come la Mingus Big Band, premiata con il Grammy Award, che arriva a JAZZMI per riportarci il tuono e la tenerezza di un colosso del Novecento.
Biglietti qui
Batik-Africana Suite, Artchipel Orchestra & Orchestra di via Padova, venerdì 1 novembre, ore 21.30, Triennale Milano Teatro
Due apprezzati ensemble musicali milanesi, e cioè l’Artchipel Orchestra e l’Orchestra di via Padova, presentano “Batik-Africana Suite”, un progetto dedicato alla musica africana e diretto da Ferdinando Faraò (che con Massimo Latronico ha anche curato le composizioni e gli arrangiamenti.) La scrittura di Faraò, orientata maggiormente verso la direzione orchestrale/strumentale, e quella di Latronico, più aderente alla forma canzone, si incontreranno per dare vita ad un’unica partitura, che vedrà i musicisti di entrambe le orchestre riuniti in un unico ensemble. Il progetto ha visto tra le sue fila, come special guest, anche il grande percussionista americano di origine brasiliana Cyro Baptista.
Biglietti qui
Uomini In Frac – Omaggio a Domenico Modugno, sabato 2 novembre, ore 21, Triennale Teatro Milano
Domenico Modugno è un monumento della canzone italiana. L’urlo a braccia aperte di “Volare” aveva proiettato l’Italia del boom dentro la modernità e cambiato per sempre il nostro modo di cantare. Modugno è a tutti gli effetti un nostro classico che continua a parlarci grazie al jazz e agli “Uomini In Frac”, progetto a cura di Furio Di Castri e Peppe Servillo. In scena un quintetto di musicisti del calibro di Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax), Furio Di Castri (contrabbasso), Rita Marcotulli (pianoforte) e Mattia Barbieri (batteria).
Biglietti qui
John McLaughlin and 4Th Dimension, sabato 2 novembre, ore 21, Conservatorio G. Verdi, sala Verdi
Virtuoso tra i virtuosi, John McLaughlin è un chitarrista leggendario. Flamenco, raga indiani, musica orientale, rock, avant-garde, ovviamente jazz sono per lui altrettante porte d’accesso all’intensità musicale, a una più alta verità. Con la band 4Th Dimension, Mc Laughlin torna sul glorioso repertorio della Mahavishnu Orchestra e sul genere sbrigativamente chiamato fusion. Accordi power e galoppate di diavoli, temi lirici e improvvisazioni al fulmicotone, concentrazione mistica e velocità sovrannaturale sono garantiti.
Biglietti qui
Delvon Lamarr Organ trio, sabato 2 novembre, ore 23, Triennale Teatro Milano
Dopo l’anteprima dello scorso luglio a Base Milano, tornano Delvon Lamarr e il suo trio, con l’esplosiva miscela di soul, jazz e rhythm & blues. Il sound della band di Seattle, in fortissima ascesa, è caratterizzato da un inconfondibile groove. “Close But No Cigar”, l’album di debutto del trio, è uscito nel 2016 per il mercato americano, ma vista l’ottima accoglienza la prestigiosa Colemine Records lo ha ripubblicato due anni più tardi in tutto il mondo anche su vinile. Con Delvon Lamarr all’organo B-3 si esibiranno Jimmy James (chitarra) e Grant Robert Schroff (batteria).
Biglietti qui
Afro Cuban All Stars, domenica 3 novembre, ore 21, Alcatraz Milano
Quattro generazioni di musicisti riuniti in una superband, anzi in una sontuosa macchina orchestrale che a ogni concerto officia l’ineguagliabile ricchezza della musica cubana. Danzón, mozambique, son montuno, guaguancó, mambo, guajíra, timba e rumba sono riproposti in arrangiamenti contemporanei che combinano tecnica ed esuberanza.
Biglietti qui
Stefano Bollani & Chucho Valdes, domenica 3 novembre, ore 21, Teatro Dal Verme
Il più esuburante dei nostri pianisti e un maestro della musica afro-cubana, vincitore di quattro Grammy Award: Stefano Bollani e Chucho Valdes non hanno certo bisogno di presentazioni. Due pianoforti, due storie, due linguaggi diversi in un concerto strabiliante per virtuosismo e peripezia, con i classici della tradizione latina e cubana, alcuni standard jazz, molte improvvisazioni ad oltranza e la gioia di suonare insieme (e di ascoltare, ça va sans dire).
Biglietti qui
Trio Bobo feat. Varijashree Venugopal/Paolo Jannacci, lunedì 4 novembre, ore 21, Triennale Milano Teatro
Il supertrio formato da Faso (basso), Alessio Menconi (chitarra) e Christian Meyer (batteria), che mescola meravigliosamente jazz, rock e funky, incontra Varijashree Venugopal, cantante e flautista in arrivo dall’India, e presenta il progetto “Sensurround”.
Nel secondo set, largo a Paolo Jannacci e al suo recentissimo album, intitolato “Canterò”, in cui il figlio del grande Enzo, dopo aver costruito nel tempo un’importante e significativa carriera da pianista, debutta nei panni di cantautore. “Canterò”, il primo passo di un nuovo viaggio scritto a quattro mani con il giornalista-scrittore Michele Serra, unisce mestiere e ironia, grande musica, classe e simpatia.
Biglietti qui
Enrico Rava Special Edition, martedì 5 novembre, ore 21, Triennale Milano Teatro
Il più internazionale e più conosciuto dei nostri jazzisti ha compiuto da poco 80 anni (ancora auguri!) e li festeggerà nel modo a lui più gradito: suonando con i musicisti che più gli sono stati vicino nell’ultimo decennio. Una grande festa in musica, una special edition imperdibile.
Biglietti qui
Paolo Fresu trio, mercoledì 6 novembre, ore 21, Auditorium Fondazione Cariplo
“Tempo di Chet” è il progetto teatrale, musicale e discografico che Paolo Fresu, insieme al pianista Dino Rubino e al contrabbassista Marco Bardoscia, ha dedicato al grande Chet Baker, tra riletture e composizioni originali. Dopo il concerto, a seguire, la proiezione di “Chet is back. Chet Baker in Italia” di Nello Correale, un docufilm che racconta gli anni del musicista americano trascorsi in Italia, la sua vita romanzesca e la sua (giustificata) leggenda.
Biglietti qui
Fabrizio Bosso & Giovanni Guidi + Revolutionary brotherhood, giovedì 7 novembre, ore 21, Triennale Milano Teatro
Due fuoriclasse del jazz italiano, due magistrali interpreti dei rispettivi strumenti (tromba e pianoforte) con percorsi e predilezioni molto diverse, si incontrano dando vita a un duo imperdibile. Con loro anche tre talenti della scena newyorkese: Aaron Burnett al sax tenore, Dezron Douglas al contrabbasso e Joe Dyson alla batteria.
Biglietti qui
Kenny Barron, venerdì 8 novembre, ore 21, Triennale Milano Teatro
Icona del jazz da un’eternità, autentico fuoriclasse del pianoforte e da sempre innamorato (ricambiato) della musica brasiliana e latina, Kenny Barron è il pianista più lirico del nostro tempo. A Milano si esibirà in piano solo: un’occasione unica per ammirare il suo stile inconfondibile, il suo tocco cristallino e il fraseggio elegante.
Biglietti qui
Archie Shepp, sabato 9 novembre, ore 21, Conservatorio G. Verdi, sala Verdi
A 82 anni suonati, l’indomito leone del free è una vera leggenda, un gigante del sassofono in piena attività. Musicista radicale e disturbante negli anni ‘60, compagno di strada di John Coltrane e Cecil Taylor, poi bandleader, commediografo, insegnante e, infine, rilassato veterano che le ha viste, e suonate, proprio tutte: questo è Archie Shepp, che a Milano si esibirà in quartetto. Alla batteria ci sarà il fedele Steve McCraven, un altro eroe del free, con lui da più di venti anni.
Biglietti qui
Mélanie De Biasio, sabato 9 novembre, ore 21, Triennale Milano Teatro
Cantante, flautista e compositrice, Mélanie De Biasio è un’artista belga riflessiva ed ermetica. Elegiaca come Jeff Buckley e malinconica come i Portishead, la sua voce è sempre increspata di Billie Holiday. Da Monk ha preso l’importanza del silenzio e delle note che non si suonano. Di suo, aggiunge la sottrazione. Basta ascoltare il recentissimo “Lilies”: canzoni fatte di niente, due accordi, un sussurro, ma dal mondo che ci costruisce sopra non si riesce più ad evadere.
Biglietti qui
Ambrose Akinmusire quartet, domenica 10 novembre, ore 21, Triennale Milano Teatro
Definito dal New Yorker “elettrizzante giovane trombettista e sottile band leader, con un suono dall’ispirazione unica”, Akinmusire è ritenuto dalla critica una delle nuove stelle del jazz. Akinmusire è noto soprattutto per la sua continua ricerca di un nuovo linguaggio musicale, che lo porta a sperimentare, analizzare, concettualizzare tutti i generi e gli stili, da Chopin a Bjork. Ma la sua ricerca non è mai fatta a discapito della bellezza. Ama infatti farsi sorprendere da un silenzio, una tensione, come un ascoltatore attento al minimo cambiamento. Il suo stile trombettistico si contraddistingue per un suono limpido e una tecnica virtuosistica, priva di incertezze. Lasciati alle spalle gli idoli dell’adolescenza, Miles Davis e Clifford Brown, Akinmusire plasma la propria identità attraverso sonorità originali, senza prestare attenzione alle mode e ai formalismi. I suoi pezzi non sono mai banali, hanno un’impronta molto personale, giocano con il ritmo e si prestano ad improvvisazioni articolate.
Biglietti qui
Complimenti
Tanti eventi interessanti
Grandi nomi!!!