È stato uno dei musicisti più geniali del XX secolo e la musica, per sua stessa ammissione, lo ha salvato da una vita da teppista: John Birch “Dizzy” Gillespie, l’inventore del Be Bp e del jazz afrocubano, verrà ricordato dal 28 al 30 ottobre al Teatro Menotti di Milano con lo spettacolo “To be or not to bop – Omaggio a Dizzy Gillespie”, protagonisti l’attore Corrado D’Elia (voce recitante) e il trombettista Giovanni Falzone, alla testa dell’Area M Orchestra. Uno spettacolo messo in scena di Emilio Sioli, con l’adattamento di Paolo Bandini, dello stesso Sioli e di Mattia Sofo, che mescola musica e parole, un reading (inizio ore 21; ingresso 20 euro) tratto dall’omonima autobiografia pubblicata da Minimum Fax.
L’influenza del grande trombettista, band leader e compositore afroamericano aleggia in molti degli appuntamenti jazzistici di Area M: in questo nuovo progetto è fondamentale il contributo del virtuoso della tromba Giovanni Falzone, qui anche nei panni dell’arrangiatore e direttore di un’orchestra di cui fanno parte musicisti del calibro di Massimiliano Milesi e Riccardo Savioli (sax), Filippo Rinaldo (pianoforte), Stefano Zambon (contrabbasso), Andrea Bruzzone (batteria), Marco Falcon Medrano (percussioni) e, come special guest, il sassofonista Tino Tracanna.
Il progetto mira a restituire, in tutta la loro modernità, alcuni dei temi più famosi di Gillespie – da “Tin Tin Deo” a “Groovin’ High”, da “Night in Tunisia” a “Manteca”, per citarne solo alcuni – risolti alla maniera di Giovanni Falzone e insieme alla lettura di alcune pagine della sua autobiografia, piena di umorismo e di passione per il jazz.