È un concerto assolutamente inedito per l’organico che lo compone quello che viene presentato in prima assoluta alla Camera del Lavoro di Milano sabato 26 ottobre (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro + tessera a 5 euro): per il quarto appuntamento della nuova stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, Giulio Visibelli, più noto come sassofonista, ma anche eccellente flautista (lo strumento sul quale si è formato), ha riunito per l’occasione un trio di flauti, contrabbasso e percussioni.
Al contrario dei sassofoni, delle trombe, delle chitarre, delle batterie, in cui i “summit” e le “chase” sono comuni, il flauto jazz è sempre rimasto nell’angolo e raramente si sono costituiti ensemble di questo strumento. Anche nelle big band è entrato di rado e sempre quale strumento aggiuntivo. Eppure il flauto ha una storia che percorre l’intero corso del cammino del jazz, con personalità solistiche di livello quali, tra le altre, Eric Dolphy, Roland Kirk, James Newton, Jeremy Steig e Herbie Mann.
I tre protagonisti di questo concerto sono musicisti complementari tra loro, tutti provenienti da studi classici ma con percorsi differenti: Visibelli ha sviluppato un linguaggio jazzistico che spazia dalla modernità anni Cinquanta fino al trasversalismo contemporaneo; Carlo Nicita ha elaborato un percorso espressivo che riunisce jazz, musica eurocolta e mondo popolare, anche di origine brasiliana; infine, Emilio Galante, come dimostra la sua militanza nel gruppo Sonata Islands, si è mosso per lo più nel mondo eurocolto.
La ricchezza linguistica del percussionista e vibrafonista Luca Gusella e la duttilità del contrabbassista Tito Mangialajo completano il quintetto, che propone un repertorio italiano con brani originali e composizioni di grandi autori articolate come una lunga e variegata suite.